venerdì 14 giugno 2013

A giorni. La balena bianca si sveglierà.

Conterrà due storie, una apparsa su "sbam comics" l' altra la pubblicai su questo blog. ambe due le cose sul web riscontrarono un timido apprezzamento, ma si sa, se vuoi fare il culo sul web con i tuoi lavori devi stare ataccato allo schermo ore su ore, commentare qualsiasi minchiata, e a volte, leccare qualche chiappa. e io tutto quel tempo  non lo ho. cercherò invece di portare il prodotto in giro per le fiere, nelle fumetterie che me lo concederanno, giusto per vedere se davvero esistono due tipologie di lettori, e scoprire se la cosa può essere apprezzatata o meno.

mercoledì 23 gennaio 2013

Adam il Viaggiatore

Prima ho provato questo stile di disegno per un progetto per ragazzi.

Poi Questo, sempre della stessa storia, stesso soggetto.
a matita, trattato con un pò di photoshop, e colorato con pantoni.

I colori arriveranno più avanti. 

 
 

Moby Dick C.O.R.P.S.

Da A.K.A.B. a Moby Dick C.O.R.P.S.

Qualcuno mi fece notare che AKAB ultimamente è un acronimo di un paio di terroristi che stanno facendo parlare di sè con atti poco civili.

Poi mi hanno fatto notare che Akab è il nome di un altro autore di fumetti.


In effetti è vero.

Urgeva un cambio di nome, incisivo e che comunque rispetti l' idea iniziale che partori 4 anni fa.

Penso che Moby Dick C.O.R.P.S. possa essere adeguato. 

Del resto ho solo un centinaio di tavole da controllare per modificare il nome.

martedì 22 gennaio 2013

E i bambini? Chi pensa ai bambini!?

Quando ero giovane io, nelle edicole trovavo strorie bellissime. Storie per bambinetti della mia età. Storie che mi facevano sognare di essere un eroe di quel fumetto. E se il fumetto finiva come non mi piaceva, o se il protagonista faceva delle scelte che io non condividevo, la sera, prima di addormentarmi,  fantasticavo  su come avrei reagito tal situazione, trasformandomi nel protagonista. 

Ora, se vado in edicola, non trovo nulla di quel genere di storie. Vuoto assoluto. I bimbi, una razza di umani che io amo moltissimo, pieni di fantasia, di voglia di giocare, il bambino è un architetto perfetto, ha bisogno di uno scatolone per costruirsi un castello, gli basta una matita per avere una spada, e a farne le spese è il gatto di casa che diventa magicamente un drago sputafuoco.

I bambini sono meravigliosi, ne sò qualcosa per via del mio passato  lavorativo di istruttore di nuoto, ne so qualcosa grazie ai corsi di fumetto e disegno che ho tenuto con queste affascinanti creature.

E quanto mi hanno insegnato! Mi hanno insegnato che non ci sono limiti alla fantasia, cosa che sapevo ma me ne sono dimenticato col tempo, e che ne sanno più loro di molti sceneggiatori attuali, che con le loro storie continuano a guardare la loro generazione, trentenni affamati di nostalgia dei vecchi telefilm. 

E la nuova generazione? 

E i bambini?
No, davvero vogliamo nutrirli a manga, dragonball, one piece e naruto? Davvero? Gli diamo lo stesso pane raffermo da dieci anni!?

Niemte più pirati scanzonati, niente dinosauri, niente robot? 

Progetto Horror

I generi di fumetti che nel mercato mancano, e quando dico mancano, intendo dire che manca il "made in italy", sono principalmente il fantascentifico, genere che è dominato a mio avviso dai francesi, i quali lo hanno innalzato a livello tale sia di grafica che di storia, da risultare quasi innarrivabile per molti artisti italiani. (senza nulla togliere a nomi noti del panorama italiano).

E il genere Horror.

E no, il buon vecchio Dylan Dog non riesco ad annoverarlo tra tale genere, tanto è stato storpiato, umiliato, seviziato e erroneamente rimodernizzato negli ultimi anni.

Scrivere un horror è dificilissimo, sopratutto se a fumetti. Come cavolo fai a fare una storia che faccia paura?

I film, anche quelli, poracci, sanno di non fare paura, e allora ti mettono gli effetti speciali. Oppure nelle scene di "suspance" ti fanno saltare dalla poltrona con l' efetto audio 900 decibel.
Che non è che prendi paura perchè il film fa paura, prendi uno "sciopone" perchè è come se qualcuno ti facesse "bho!" con un megafono mentre ti stai annoiando.

Ma con il fumetto, non hai questa possibilità, a meno che non insegui i tuoi lettori con un sachetto pieno d' aria tra le mani.

Una sfida grossa. Molto grossa.

Io ci sto provando. 

progetto Kimi. lavori in corso.

Continua il lavoro di colorazione di Mirko Benotto, una storia vecchia, in cui noto solo l' abozzo del mio stile, una storia che mi ha inssegnato a giostrarmi con le chine. Mirko con  i suoi colori devo dire riesce a coprire molti strafalcioni!